Cronache di ordinarie giornate di pesca

domenica 8 dicembre 2013

Approccio vagabondo


E' un po' che sto cambiando mentalità sul come vivere le giornate di pesca, e questo autunno più di ogni altro me lo sono vissuto con un approccio "vagabondo". Cosa significa? Significa andare al mare senza pretese, uscire dai soliti spot e rimettersi in gioco ogni volta. Tornare alle incertezze per godere nuovamente del piacere delle sorprese e delle scoperte.


 Si pesca e basta insomma, un po' come si faceva agli inizi senza esperienza.


Foce, spiaggia o scogliera alta, le scelte diventano un problema poco rilevante, tanto in questo periodo c'è un po' di tutto in giro, quindi le possibilità di raccattare qualcosa sono ovunque.


Paradossalmente, arrivi a fine stagione che hai catturato una bella varietà di specie, fatto diversi incontri particolari, girato ogni ambiente in traquillità lontano dalla folla e il solo pensare a chi passa stagioni intere nei soliti 2 -3 spot ti strappa un sorrisetto malefico.


I saraghi sono il pesce per eccellenza del pescatore vagabondo. Quando sei li in quella scogliera a te poco conosciuta, lontano diversi km dalla macchina, ormai convinto di portare a casa l'ennesimo sonoro cappottone, ecco che te li ritrovi in una caletta anonima sotto ad un filo di schiuma a salvarti la giornata. Rimane sempre il dubbio su chi abbia trovato chi.


E poi dice, pare, che fare tanti sentieri nei mesi autunnali porti a soddisfazioni gastronomiche non indifferenti !